Intervengo in risposta alla lettera del 18 Febbraio sul Blog CapoterraOnline a firma.....un genitore attento. Contrariamente alla lettera di cui sopra, firmero' col mio nome e cognome in quanto .. “ metterci la faccia e sentirmi responsabile” …. fa parte del mio stile di vita, del mio essere Amministratore. Inizio la mia analisi, partendo dalle ultime righe della lettera del genitore attento, nelle quali si ironizza sul mio trascorso di Amministratore della Lottizzazione Rio S. Girolamo. Gli Amministratori delle lottizzazioni non sono delle “macchiette”, come genitore attento vorrebbe far apparire. Sono persone, che quotidianamente, soprattutto in un passato non lontano, si sono fatti carico di problemi di migliaia di persone.
Non mi dilungo ad elencare competenze e servizi di cui l'Amministratore condominiale delle Lottizzazioni è responsabile, soprattutto le responsabilità di carattere fiscale, se non le si conoscono, basta informarsi. Ebbene, dal 1994 al 2008, ho ricoperto con orgoglio ed abnegazione quel ruolo senza mai incorrere in una contestazione, ricevendo annualmente attestati di regolarità contabile e fiscale delle autorità preposte, riscontrabili dagli atti del Condominio.
Forse, per questo motivo, ancora oggi a distanza di tanto tempo molti concittadini chiedono di occuparmi della amministrazione della Lottizzazione. In politica poi nulla accade per caso ed essere “promossi da Capocondomino ad Assessore” , come semplicisticamente affermato dal genitore attento, è logica conseguenza del tanto auspicato principio di rappresentanza dei cittadini nelle istituzioni: è il motivo che mi ha spinto a candidarmi come consigliere comunale.
La premessa iniziale: “Assessore Mallus lei o ci fa o ci è... “ non merita una risposta, anche perché , lo ripeto, la lettera è senza firma, e genitore attento si sente cosi legittimato e orgoglioso di poter esprimere apprezzamenti gratuiti. Voglio invece cogliere questa occasione, trasformarla in una opportunità, per fare pubblicamente alcune precisazioni. Innanzitutto devo precisare che erroneamente a quanto affermato da genitore attento, il servizio di cui si parla è sempre stato un: Servizio Educativo di Animazione Ludica Culturale.
Il cosiddetto “Servizio Ludoteca” è una riduttiva semplificazione del servizio di cui sopra. L'altro Servizio Educativo Territoriale, il SET è da lungo tempo gestito in forma Assocciata con 16 Comuni del Plus area Ovest. La decisione di unire i due servizi educativi in un unico servizio è stata presa tempo addietro, per intenderci molto prima della mia nomina di Assessore, precisamente con Deliberazione G.C. n.39 del 19.02.2014 e programmazione PLUS 2012-2013.
Difendo comunque la sofferta decisione dell’Amministrazione, consapevole della difficoltà di garantire un futuro a questo servizio. Per noi amministratori, sarebbe stato semplice chiudere il Servizio Educativo di Animazione Ludico Culturale (servizio non essenziale), destinare alcune decine di migliaia di euro al Servizio Educativo Territoriale (servizio essenziale obbligatorio per legge), e scaricare le responsabilità sui tagli di risorse in entrata. Abbiamo preferito mantenere un unico servizio con due “contenitori” (servizio educativo per minori in situazione di disagio e servizio educativo di animazione ludica) nella speranza che in un futuro prossimo, superata la crisi si possa rilanciare. Soprattutto abbiamo pensato al personale, agli animatori, ai piccoli frequentatori del Centro di Aggregazione Sociale ai quali non vogliamo rinunciare. Voglio infine sottolineare il concetto che Programmazione e il Bilancio Annuale di Previsione sono una competenze in capo al Consiglio Comunale. Se il Consiglio Comunale decidesse in futuro di incrementare i fondi del Servizio Educativo, l'Assessore alle Politiche Sociali non potrà che essere soddisfatto.
Quindi genitore attento ....nessuna confusione ..so bene di cosa stiamo parlando, anche quando affermo che il servizio sarà rivolto prioritariamente ai soggetti con Bisogni Educativi Speciali. Piuttosto quando esegue i copia–incolla, lo faccia senza omettere di incollare pezzi di frasi. Nel bando alla voce DESTINATARI oltre a quelli da lei riportati è espressamente indicato: - Minori appartenenti a famiglie che si trovino in difficoltà temporanea a garantire cure adeguate e ad esercitare la funzione educativa o che richiedano un intervento di sostegno alla genitorialità;
Quindi è esplicitamente riportato che i destinatari saranno i minori le cui famiglie faranno richiesta di un servizio educativo di sostegno alla gentitorialità, e in virtu' di questa considerazione tutti i bambini potranno accedere al servizio educativo senza esclusioni. E' intendimento della Amministrazione educare insieme i BES con tutti i bambini che frequentano la ludoteca in una logica inclusiva e solidale.
Siamo altresi’ consapevoli che 2418 ore di servizio educativo di animazione ludica corrispondono a circa 11 ore settimanali : la misura alternativa sarebbe stato zero ore settimanali. In virtu' di questa austera analisi e decisione ci sentiamo di sostenere che quel servizio NON CHIUDE Sostenere che il SET s'ingrassa a scapito della Ludoteca è una affermazione grave e intrisa di egoismo.
E' risaputo che il Servizio Educativo Territoriale è un servizio essenziale, rivolto ai bambini con Bisogni Educativi Speciali, che nella scala di priorità necessitano di maggiori attenzioni rispetto ai bambini che non presentano problematiche educative. Questo ragionamento ovviamente vale per le società civili, anche se in passato nei momenti piu’ bui della storia dell’umanità, abbiamo avuto esempi tragici di società, che si ritenevano civili, in cui questa scala di priorità è stata ribaltata. Infine mi sono permesso di elencare altre iniziative Ludico Culturali poste in essere dalla Amministrazione Comunale in questi ultimi anni, tra le quali il Servizio Ludico Bibliotecario, che genitore attento ritiene inutile in quanto rivolto alla lettura, e il Servizio Ludico offerto dal Ceas Comunale Casa Spadaccino. Questa elencazione di servizi è importante perché aiuta a comprendere quanto Capoterra sia cambiata, rispetto agli anni in cui fu pensato il Servizio di Educazione Ludico Culturale: esistono cittadini che risiedono nelle periferie e difficilmente possono raggiungere il Centro di aggregazione Sociale di Via Cagliari e famiglie che preferiscono educare i figli alla lettura.
L’Amministrazione Comunale deve dare una risposta anche alle loro domande.
Cordiali Saluti Giacomo Mallus